GESTIONE SANITARIA E ALIMENTARE DELL’ALLEVAMENTO OVICAPRINO

Pubblicato il 21 Dicembre 2017

Chiusa Pesio, 14 dicembre 2017


Si è tenuto lo scorso giovedì 14 dicembre a Chiusa Pesio l’incontro dedicato agli allevatori di capre e pecore di Piemonte e zone limitrofe, riguardo alla gestione sanitaria ed alimentare dell’allevamento ovicaprino. Ad un anno dal XXII congresso nazionale SIPAOC sugli ovicaprini tenutosi a Cuneo, organizzato da Agrilab di Centallo, Istituto Zooprofilattico di Torino e Università di Torino, Agrilab propone un altro incontro esclusivamente dedicato agli allevatori di capre e pecore.

 

La serata è stata organizzata dall’Agrilab di Centallo, grazie anche alla partecipazione della Fatro®, presso l’agriturismo Còc Nèr di Chiusa Pesio e ha visto come relatori la Dott.ssa Martina Sangrali (Medico Veterinario – Cuneo) e il Dott. Giuseppe Carnevale (Medico Veterinario – Cosenza). La partecipazione è stata ampia, con circa 60 partecipanti, comprensivo di pastori ed allevatori di capre e pecore a diversa attitudine, provenienti da tutto il Piemonte e provincie confinanti.

 

 

La prima relazione dal titolo “Nuovi metodi di gestione in campo di prevenzione, riproduzione e qualità del latte” è stata esposta dalla Dott.ssa Martina Sangrali, Medico Veterinario della sezione Ovi-Caprini dell’Agrilab di Centallo: è stata data molta importanza alla necessità di cambiare la prospettiva con la quale si valutano i singoli casi clinici di malattia negli allevamenti, sia da parte degli allevatori, che da parte dei veterinari. La malattia non è infatti da intendersi come un caso isolato all’interno dell’azienda, ma come possibile manifestazione di malesseri e problemi presenti in azienda da molto tempo, come programmi alimentari scorretti, gestione sanitaria non ottimale, ambiente non gestito correttamente, e strutture inadeguate. Oggi inoltre è molto importante per l’allevatore e il veterinario conoscere a priori la realtà nella quale si inizia a lavorare, poiché nelle nostre zone troviamo realtà anche tanto diverse fra loro. Grazie ad analisi preventive eseguite ai primi ingressi in stalla, avremo le giuste basi per gestire nel modo corretto le diverse problematiche che troviamo in ogni singola azienda sotto tutti i punti di vista, quali: alimentazione, riproduzione, piani vaccinali, parassitosi, box capretti e agnelli. Solo successivamente si potranno eradicare le patologie infettive, abortigene, e gli agenti contagiosi di mastite, che sono in costante aumento. Nello specifico, bisognerebbe dare moltissima attenzione alla prevenzione degli aborti, delle patologie infettive e alla gestione dei capi vuoti rilevati a seguito delle ecografie, quali maggiori cause di mancato guadagno negli allevamenti. Infine è stato presentato SementusaTech®, un software di gestione aziendale grazie al quale è possibile registrare tutti i dati relativi ai singoli animali tra cui visite cliniche, ginecologiche, patologie e trattamenti effettuati, utilissimo per tenere uno storico ordinato dei dati e soprattutto eradicare patologie infettive come S. Aureus, Lentivirus e Paratubercolosi.

 

Il Dott. Giuseppe Carnevale, alimentarista libero professionista specializzato su capre e pecore in trasferta da Cosenza, ha successivamente presentato la sua relazione, nella quale ha esposto “Le basi per una corretta alimentazione dell’allevamento ovicaprino”. L’alimentarista ha portato esempi pratici di razioni per allevamenti a diverso indirizzo, in vari momenti del ciclo produttivo e riproduttivo, dando moltissimo spazio all’utilizzo delle materie prime, associate a foraggi e a mangimi del commercio, sottolineando che il ruolo di questi ultimi è quello di “mangimi complementari”, perciò non sufficienti a soddisfare i fabbisogni degli animali se associati ai soli foraggi. Si è parlato dell’importanza di effettuare analisi sui pascoli e sulle materie prime prodotte degli allevatori, come buon punto di inizio per la stesura di un piano alimentare corretto, e della possibilità in futuro dell’utilizzo di pascoli razionali, seminati con le giuste essenze, e sfruttati a parità di dimensioni da un maggior numero di animali, rispetto al pascolo vagante tradizionale. Infine sono state spiegate le conseguenze negative di un eccessivo apporto proteico nelle razioni, con i corrispondenti valori di urea da mantenere e monitorare come parametro di valutazione per il corretto apporto proteico.

Il percorso iniziato con il SIPAOC nel 2016 ha dimostrato l’alto interesse da parte degli allevatori di capre e pecore al sistema di gestione sanitaria. Si sta notando come gli allevamenti stiano crescendo dal punto di vista della qualità, e sempre più persone si stiano dedicando a questa attività come la principale fonte di reddito. È chiaro come sia sempre più indispensabile un approccio professionale specializzato e serio, teso al raggiungimento dei propri obiettivi.

                                                              Dott.ssa Martina Sangrali – Agrilab Làit

 martina.sangrali@agrilab.com