Fonte : ilfattoalimentare
Aggiornamento del 14 ottobre 2015. La Coop dichiara che “le analisi concluse hanno confermato che non ci sono stati rischi per la salute dei consumatori”.
La catena di supermercati Coop ha pubblicato online un avviso per il richiamo del prodotto di gastronomia a base di pasta filata “Girellone farcito” della marca Il Forteto (vedi comunicato sotto). Si tratta di una sfoglia sottile di mozzarella spianata e arrotolata a mano, farcita con prosciutto cotto e olive.
Il ritiro dagli scaffali riguarda esclusivamente il lotto 40115 con scadenza il 14/10/ 2015, nei soli punti vendita di Toscana, Lazio, Umbria e Campania. Il formaggio è stato richiamato per la possibile presenza di Listeria Monocytogens.
L’azienda si scusa e invita gli acquirenti a non consumare il prodotto e a restituire le confezioni ai punti vendita che provvederanno al rimborso o al cambio. Per ulteriori informazioni contattare il Servizio Clienti Coop al numero 0555370574.
Che cos’è la listeria (scheda a cura dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie)
La Listeria monocytogenes è un batterio Gram-positivo, ubiquitario nell’ambiente e presente in numerose specie animali (mammiferi, uccelli, pesci). È stato dimostrato che ogni prodotto alimentare fresco di origine animale o vegetale possa essere contaminato da concentrazioni variabili di L. monocytogenes. In generale, il microrganismo è stato isolato in: latte crudo, formaggi molli, carne fresca e congelata, pollame, prodotti ittici e prodotti ortofrutticoli. A differenza di altri batteri di origine alimentare, tollera gli ambienti salati e le basse temperature (tra +2 °C e 4 °C), per questo motivo la temperatura di refrigerazione a cui vengono conservati gli alimenti (4°C) non ne contrasta la moltiplicazione, rendendone indispensabile il controllo durante la produzione degli alimenti.
La listeriosi può assumere due forme:
– diarroica, più tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione;
– invasiva o sistemica, che attraverso i tessuti intestinali e il flusso sanguigno si diffonde sviluppando forme più acute di sepsi, encefaliti e meningiti. In questo caso, tra l’ingestione del cibo a rischio e la manifestazione dei sintomi possono passare anche periodi di tempo piuttosto consistenti, talvolta fino a 90 giorni.
I soggetti adulti sani possono contrarre la listeriosi nella sua forma diarroica, soprattutto in seguito ad ingestione di alimenti altamente contaminati dai batteri. I soggetti più a rischio per la forma sistemica, più grave, sono i pazienti immunodepressi o affetti da malattie croniche. Anche le donne in gravidanza presentano un elevato rischio di contrarre l’infezione materno-fetale e perinatale, con rischio di aborto, nascita prematura o morte del feto.